

MIRCO GIULIETTI, “Le luci della centrale” (Intrecci Edizioni) conversa con Carolina Iacucci (Critica letteraria)
Ingresso libero fino a esaurimento posti. In occasione dell’incontro, il libro sarà scontato del 5%
Il libro
In un desolato paesaggio del centro Italia, affollato di zanzare e di cemento, di pezzi di campagna e lembi di città, dove i campi e i fiumi si mescolano ai capannoni e alle villette a schiera, la costruzione di una centrale a biogas scompiglia la vita degli abitanti e anima il destino di una folla di personaggi spassosi e grotteschi. In particolare dei tre protagonisti: Glauco Spadoni, insegnate pigro e partner immaturo, irresoluto dirigente di partito, Fabiano Fontanelli, maschio e politico in crisi d’identità, sprovveduto direttore della banca che finanzia i lavori, Angelo Gola, presidente del comitato che vi s’oppone, roso da inestinguibile livore verso gli ex compagni di partito. Nel buio delle aspirazioni, nel vuoto della nuova politica e nella loro tragicomica normalità, le loro vicende s’intrecciano a quelle degli ultimi quindici anni di vita italiana e compongono uno sconsolato ma divertente affresco sociale dei nostri giorni
Mirco Giulietti è nato in provincia di Pesaro e Urbino, dove vive con la sua famiglia. Laureato in Giurisprudenza, ha fatto il giornalista e attualmente lavora per l’Azienda Sanitaria della provincia, dove si occupa di trattamento economico e previdenziale. Ha scritto di storia: Il Poggio dei Cartaginesi (2003) e Il capo dei Briganti si chiamava Tomaso Rinaldini (2012). Per intrecci ha pubblicato il racconto Senzatetto per la raccolta: Racconti dall’Appartamento (2019) e i romanzi: Si moriva dal caldo (2018) e Le Luci della Centrale (2024).
Carolina Iacucci (Fano, 1988) ha studiato Lettere tra Urbino, Bologna, Madrid e Firenze. Dottore di ricerca in critica letteraria e letterature comparate, attualmente insegna al Liceo Nolfi-Apolloni di Fano e collabora con alcuni festival culturali in qualità di moderatrice di eventi e consulente.