

GIANNI LANNES, “Bombe a… mare! Dall’iprite all’uranio sporco nei mari” (Nexus Edizioni)
Introduce Paolo Pagnoni (Direttivo Anpi)
Iniziativa promossa dalla sezione Leda Antinori di Fano all’interno del programma per i festeggiamenti per l’ottantesimo della Liberazione dal nazifascismo. 25 aprile 1945-2025
Il Libro
E se vi dicessimo che proprio nelle profondità delle nostre acque si nasconde una delle più grandi discariche di armi nucleari del pianeta?
Una pagina di storia inedita e sconosciuta ai più. L’inchiesta di Gianni Lannes realizzata sul campo, tra i fondali marini e gli archivi militari e civili di Stati Uniti d’America, Regno Unito e Italia, fa luce sui segreti degli Stati alleati svelando il pericolo catastrofico nascosto nei nostri mari che grava sulla popolazione italiana. L’Italia è a tutt’oggi circondata da un mare di bombe, dall’Adriatico al Golfo di Napoli, dall’isola di Ischia alla Sardegna, sono sepolti migliaia di ordigni inesplosi più o meno recenti: le navi nordamericane cariche di iprite affondate nel 1943 e nel 1945 a Bari e nel golfo di Manfredonia, le testate all’arsenico inabissate dai tedeschi a Pesaro, ma ci sono anche ordigni radioattivi della Nato, vale a dire migliaia di bomblets, piccole cariche derivanti dall’apertura delle bombe a grappolo sganciate sui fondali marini e persino nel lago di Garda.
L’Autore
Gianni Lannes, dal 1987 svolge in Italia e all’estero il mestiere di giornalista e fotografo freelance. Ha lavorato nei settimanali “Avvenimenti”, “L’Espresso”, “Panorama”, “Famiglia Cristiana”, “Io Donna”, “D – la Repubblica delle Donne”, “Il Venerdì di Repubblica”, “Diario”. Ha scritto inoltre per i mensili “Airone”, “La Nuova Ecologia”, “Medicina Democratica”. Attualmente dirige il giornale on-line “Italia Terra Nostra” e collabora col quotidiano “La Stampa”, nonché con la RAI Radiotelevisione Italiana.